venerdì 23 dicembre 2011

SANTO NATALE

Mentre tendo l'orecchio al giorno
tutto è veloce,
così velove da non viverlo appieno.
Ed ecco la Luce
la nascita
un bimbo dall'eterna speranza
senza più buio:
tendo l'orecchio ora
ad ascoltare la voce
che calma.
Abbraccio la vita...
ed è ancora giorno.

AUGURI DI UN  SERENO E GIOIOSO
NATALE 2011 A TUTTI

Chiara


martedì 13 dicembre 2011

AL MATTINO D'INVERNO

L'inverno è qui tra le lacrime
di fiati e sospiri
ultimo canto di sole
ad attendere la neve.
Il freddo passa attraverso il cappotto
con soffi di nebbia;
mi stringo le mani (passaggio
di calore alla bocca), un poco
per poco, all'attimo di un ala sbattuta
nel caldo nido.
Riprendo fiato alla corsa, sperando di sfuggire
al gelo che blocca il pensiero:
un foglio con sopra due righe.
E' fermo, statico, vorrei che fosse ad aratro
a girare le zolle, un pizzico di concime, profuma
la natura al bianco di brina.
Un guizzo, un lampo tra le crepe
al mattino mi faccio lucertola
per rubere qualche parola (tra le gocce
a calar dai tetti), alla voce assopita.

Chiara



venerdì 9 dicembre 2011

PASSI D'INVERNO

In questo andare delle foglie
posso spiare attraveraso le chiome degli alberì
 il loro mutare silenzioso
al colore del tempo
morbido cuscino al mio respiro.
Immobile tronco al susseguirsi
di passi a volte lenti altre lepri;
un'ombra verde a nord (pensieri bui),
corteccia dura da tenere:
come l'aria che passa indifferente
t'accarezza all'immobilità del fiato.
Passerà come ogni cosa mentre io rimmarrò
ancorata qui, alla radice, per vivere
un'altra stagione.

Chiara


mercoledì 30 novembre 2011

L'INFINITO E' NELL'ARTE

Tra le pieghe di una poesia
c'è il brivido e l'incoscienza
un qualcosa lasciato
un regalo.
Scrivo a dono
di sogni a farfalla
di coriandoli spezzati
o solo affamati, oppure
di lacrime asciugate
con labbra e poi
amate, rincorse sopra vetri
d'inverno.
E' il dolore che picchia
a martello
l'inchiostro sbavato mancino
di una carezza
è musica pigiata sui tasti
del pianoforte al pab
sotto casa.
L'ho lasciata
che volava nel vento, l'arte
è nel cuore infinito
dell'io di un dono.

Chiara


mercoledì 23 novembre 2011

Quanti passi ho fatto oggi madre?

Con l'affanno a gridare
a raccogliere fardelli
per costruire nuovi cieli
aggiustando muri, inciampando
dentro prati di faggeti.
Un unica luce mi giunge
dalle tue viscere
è la fede
che mai hai tradito
così da potermi curare
alla gioia dei giorni:
al sorriso di calde labbra
a sorgente dissetante.
Per quei passi che ancora
dovrò rendere saldi
sulla croce di ogni alba
io ti avrò nel cuore
 a sorreggermi.

Chiara